Quale corso di laurea scegliere? Ecco alcuni consigli dell’Università dell’Insubria
Written by Elisa Begni on aprile 11, 2018
Scegli qualcosa che ti piace davvero: ecco l’indicazione di una delle Università con il maggior numero di laureati occupati in Italia.
Tantissimi ragazzi in questo momento si stanno chiedendo la stessa cosa: quale corso di laurea scegliere? Una domanda complessa, la cui risposta -importantissima- influenzerà tutto il resto della loro vita. Perché, scegliere il proprio percorso di studi, significa cominciare decidere cosa fare della propria vita. Muovere un passo decisivo verso l’età adulta e scegliere che persona si vuole diventare.
Sicuramente gli open day degli atenei sono un’ottima occasione per schiarirsi le idee e infatti, quando siamo stati a quello dell’Università degli studi dell’Insubria, abbiamo incontrato un pò di indecisi in cerca di informazioni. Ma anche -ottima sorpresa- tantissimi studenti con le idee ben chiare sul loro futuro. Insomma: pensavamo di trovare dei ragazzini insicuri e invece abbiamo conosciuto i professionisti di domani.
Ascolta qui le interviste ad alcuni studenti:
Una scoperta sicuramente rassicurante, che trova riscontro anche nei dati forniti dall’Università stessa, secondo i quali la percentuale di occupazione per i laureati nell’ateneo varesino è dell’83%, mentre la media nazionale si aggira intorno al 68%. Una bella soddisfazione, sicuramente.
Il motivo? Secondo i docenti che abbiamo interpellato, è proprio il continuo dialogo con le realtà produttive del territorio, a permettere un così alto numero di occupati tra gli studenti dell’Insubria (che spesso iniziano a lavorare ancora prima di laurearsi).
E per chi invece deve ancor scegliere? Abbiamo fatto qualche domanda alla professoressa Michela Prest -fisico delle particelle e delegata per le attività di orientamento- e le abbiamo chiesto anche di rispondere a quelle di alcuni studenti. Si è parlato di partecipazione attiva, di studenti-lavoratori, rapporti con i professori e molto altro.
Ascolta qui l’intervista alla professoressa e le risposte che ha dato alle domande di alcuni studenti:
