Romanzi d’altrove: l’Italia — consigli di lettura #5
Written by Anna Rusconi on aprile 14, 2020
Romanzi d’Altrove è l’itinerario letterario di NeverWas Radio e Quarta di Copertina, per viaggiare senza muoversi da casa. Quinta tappa dedicata all’Italia.
Siamo arrivati all’ultima tappa del nostro vagabondaggio letterario. Abbiamo raccolto spunti di lettura da ben quattro continenti, e attraversato culture diversissime tra loro; ora, come in ogni viaggio, è arrivato il momento di tornare a casa.
Non vogliamo però rinunciare ad avventurarci nell’ignoto: l’Italia è piena di realtà che sembrano lontane ma sono solo nascoste, distorte dalla politica e dai media. Situazioni di ingiustizia messe a tacere, da noi e intorno a noi.
Per quest’ultima tappa ho quindi scelto di farvi conoscere tre autori italiani, giornalisti e attivisti. Tutti loro hanno deciso di dar voce a un’umanità che la narrazione odierna ci convince sia “altrove” e che invece è qui, ora, e merita di essere ascoltata.
1) Alessandro Leogrande, “Uomini e caporali”
La schiavitù esiste ancora: si nasconde tra gli scaffali dei supermercati e arriva fin sulle nostre tavole. Un viaggio nello sfruttamento endemico nei campi di pomodoro della Puglia odierna.
2) Francesca Mannocchi, “Io Khaled vendo uomini e sono innocente”
Attraverso la voce cinica di un trafficante di esseri umani, l’autrice ci mostra cos’è la Libia contemporanea con cui l’Italia continua a mantenere accordi sull’immigrazione.
3) Giulio Cavalli, “Carnaio”
Cadaveri di migranti morti in mare arrivano sulle spiagge di una piccola città costiera italiana. Prima sono un paio; poi diventano dieci, trenta, cento, mille. Un racconto grottesco e delirante sulla perdita progressiva del senso di umanità, rischio a cui la nostra società è costantemente sottoposta.