Hot Tips – Good music never stops
Written by Francesco Sergnese on novembre 27, 2020
Le migliori uscite discografiche dell’autunno, selezionate da NeverWas Radio
Il mondo sembra essersi fermato, un’altra volta. Al contrario però la buona musica continua ad uscire e noi siamo qui per raccontarvela con i nuovi Hot Tips di NeverWas Radio.
King Gizzard & the Lizard Wizard – K.G.
Il sedicesimo album in studio della band Australiana, ormai capostipite saldo della scena psichedelica contemporanea, riporta il gruppo alle divagazioni microtonali che tanto avevamo apprezzato in Flying Microtonal Banana. Questa volta però con tinte molto varie che spaziano dal pop anni ’80, al folk psichedelico, al doom di scuola sabbathiana. Dieci tracce che non lasciano spazio a fraintendimenti: i King Gizzard non hanno ancora saturato la loro vena creativa e più passa il tempo più si attestano tra le band più significative del nostro secolo.
Adrianne Lenker – songs/instrumentals
La frontwoman dei Big Thief pubblica un doppio disco, composto da undici canzoni e due brani strumentali. Un’opera di altissima fattura, che dimostra la caratura di un’ artista in grado di trasformare la delicatezza e la semplicità in armi emotive estremamente affilate. La sua chitarra tesse trame quasi sussurrate, mentre la sua voce si intreccia in melodie fragili, che hanno però la forza di stamparsi nell’anima di chi le ascolta. Non per niente la ritroviamo anche quest’anno tra le nomination ai Grammy e sarebbe il caso anche di iniziare ad abituarcisi, perché la Lenker non passerà inosservata agli occhi della storia della musica.
Oneohtrix Point Never – Magic Oneohtrix Point Never
Daniel Lopatin torna a distanza di due anni dall’ultimo album, con un disco che trascende i generi musicali, per costruire un ponte emotivo che congiunge stili e sensazioni molto distanti tra loro. Magic Oneohtrix Point Never è un lavoro di ricerca di coesione tra suoni, immagini e forme musicali, con l’obiettivo di ricongiungersi con il proprio vissuto musicale e distillarne il potenziale magico che ha reso unico il percorso di quest’artista.
Vulfpeck – The Joy of Music, The Job of Real Estate
Nel 2020 la parola funk è diventato ormai sinonimo di Vulfpeck. Il gruppo statunitense ha saputo dare nuova verve al genere, trasportandolo in una dimensione ibrida tra il mainstream e il lo-fi. Con il nuovo disco confermano la loro vena di hitmaker: dieci killer track una più catchy dell’altra, costruite come da copione su arrangiamenti serrati in cui ogni strumento svolge un ruolo fondamentale nel complesso della composizione. Che dire, un disco che non manca della qualità a cui ci hanno abituato.