La storia della notte più attesa
Anche quest’anno la notte degli Oscar è arrivata ed è partita. Come al solito, oltre alle Star che hanno costellato l’evento più atteso, le polemiche hanno fatto la loro porca figura. Non starò qui a dirvi chi doveva vincere cosa però vorrei parlare un po’ di questi vincitori.
Iniziamo con il dire che alcune cose hanno fatto storcere il naso a molte persone, me compreso. Gli Oscar di quest’anno hanno fatto vincere la popolarità e non la qualità. Ve lo dico così, schiettamente, e non ho intenzione di rimangiarmi queste parole. Perché dico questo? Black Panther. Black Panther non doveva essere tra i migliori film. Non fraintendetemi, è uno dei prodotti del MCU migliori ma non è assolutamente un film da Oscar. Ma che cos’è un film da Oscar? Per rispondere a questa domanda tornate a qualche riga sopra: Popolarità. Le pellicole che hanno avuto grande visibilità si sono aggiudicate la maggior parte dei premi a discapito di altre che avrebbero meritato di più. Questo trend, ormai, va avanti già da qualche hanno. Ma basta fare polemica.
Durante la serata si sono creati dei siparietti molto divertenti. Iniziamo con Samuel L. Jackson che, sul palco delle premiazioni, si rivolge al suo amico Spike Lee dicendogli che i New York Knicks hanno vinto dopo 19 sconfitte. Il buon Lee, che ne è proprietario, esclama “stiamo tankando!”. Per chi è avvezzo alla pallacanestro è stato molto divertente. Poi abbiamo un Rami Malek che vive in un mondo tutto suo e si presenta sul palco a ritirare il premio con il papillon storto. Sceso dal palco viene aiutato dalla mamma Lady Gaga che gli sistema il look. Quest’ultima si è esibita anche in un duetto con il coprotagonista Bradley Cooper.
Billy Porter, attore e cantante statunitense, si è presentato con un freschissimo smoking con una lunga gonna dichiarando di voler diventare “un pezzo ambulante di arte politica”. Secondo me ce l’ha fatta.
Adesso soffermiamoci sui vincitori e i loro concorrenti. Per alcune categorie voglio dare delle opinioni personali.
Miglior Film: Green Book
Come ho detto settimana scorsa è veramente un ottimo film. Da Oscar? Nì. BlacKkKlansman, The favourite e Roma secondo me l’avrebbero meritato di più. Questa è solo una mia opinione (neanche troppo impopolare) ma se l’avesse vinto uno dei tre precedentemente citati non ci sarebbe stato nessuno a dire “sì beh ma…”
Miglior Regia: Alfonso Cuaròn – Roma
Nulla da dire. Regia super. In questa categoria i candidati erano di alto livello e anche una loro vittoria non avrebbe fatto scalpore.
Miglior Attore Protagonista: Rami Malek – Bohemian Rhapsody
Quando vidi la sua interpretazione dissi che gli avrei dato la statuetta a mani basse. Interpretazione eccellente di un grande attore. Gli altri non sono stati da meno, anzi. Guardando i loro lavori non avrei dato il premio a Malek così tranquillamente. Christian Bale e Willem Dafoe l’avrebbero meritata altrettanto se non anche di più. Qui la popolarità del film, che ho citato in precedenza, e del personaggio interpretato hanno dato un grande aiuto nell’assegnazione del premio.
Miglior Attrice Protagonista: Olivia Colman – The favourite
Interpretazione fantastica. Meritato al 100%. A mio avviso questa vittoria è stata scontata semplicemente perché lei è stata bravissima.
Miglior Attore non Protagonista: Mahershala Ali – Green Book
Vittoria onesta ma Adam Driver e Sam Rockwell vogliamo buttarli via?
Miglior Attrice non Protagonista: Regina King – If Beale Street could talk
P E R F E T T A. Stop.
Miglior Sceneggiatura Originale: Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book
Personalmente sono d’accordo anche se Roma era lì lì. Non voglio fare discorsi politici quindi vi dico solo che questa mia preferenza si basa semplicemente su quanto mi abbia intrattenuto il copione.
Miglior Sceneggiatura non Originale: Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee -BlacKkKlansman
Adoro Spike Lee quindi altre parole sarebbero superflue e poco oggettive.
Miglior Film Straniero: Roma – Alfonso Cuaròn
Miglior film d’animazione: Spider-Man: Into the Spider-Verse
Migliore fotografia: Alfonso Cuarón – Roma
Migliore scenografia: Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther
Miglior montaggio: John Ottman – Bohemian Rhapsody
Questo non lo accetto. Personalmente il montaggio di Vice l’ho trovato eccezionale e questo premio lo considero un po’ una “ladrata”.
Migliore colonna sonora: Ludwig Göransson – Black Panther
Migliore canzone: Shallow – A Star Is Born
Migliori effetti speciali: Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm – First Man
Miglior sonoro: Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali – Bohemian Rhapsody
Miglior montaggio sonoro: John Warhurst e Nina Hartstone – Bohemian Rhapsody
Migliori costumi: Ruth Carter – Black Panther
Miglior trucco e acconciatura: Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia Dehaney – Vice
Migliore documentario: Free Solo
Miglior cortometraggio documentario: Period. End of Sentence.
Miglior cortometraggio: Skin
Miglior cortometraggio d’animazione: Bao
Questi sono stati gli Oscar 2019 ma ci terrei a dire che la situazione sta peggiorando ogni anno che passa. Non sto dicendo che i film siano brutti ma si sta lasciando da parte la qualità a favore di un tentativo di salvare il cinema statunitense. Personalmente penso che gli oscar non siano più il miglior premio. Cannes, Venezia, Berlino, Edimburgo, Toronto etc. Questi penso siano i veri festival e i veri eventi dove viene premiato soprattutto il livello di quello che si presenta e non i numeri e i nomi presenti. Questa è, ovviamente, un’opinione personale. Liberi di pensarla come volete.
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